Agricola Punica, uno dei nomi più rinomati al mondo nella produzione del vino...
è una joint-venture tra il dott. Sebastiano Rosa, la cantina di Santadi, la Tenuta San Guido, Antonello Pilloni, presidente di Santadi e il leggendario enologo toscano Giacomo Tachis.
Fu proprio quest’ultimo a pensare alla Sardegna e convinse tutti del fatto che potessero produrre un fantastico vino dalle uve coltivate nel Sulcis.
Nel 2002, Agricola Punica acquistò un terreno diviso in due tenute: Barrua e Narcao, ubicate nella zona sud-occidentale della Sardegna, in un'area conosciuta come Sulcis Meridionale.
Tutti sapevano bene di cosa fosse capace questa terra e dopo la prima vendemmia furono tutti d'accordo nell'affermare...
...sarà un vino strepitoso!
Agricola Punica, uno dei nomi più rinomati al mondo nella produzione del vino, è una joint-venture tra il dott. Sebastiano Rosa, la cantina di Santadi, la Tenuta San Guido, Antonello Pilloni, presidente di Santadi e il leggendario enologo toscano Giacomo Tachis.
Sebastiano Rosa Sebastiano Rosa, enologo presso la Tenuta San Guido, e la cantina di Santadi detengono la quota di maggioranza, ossia il 40% ciascuno.
La Tenuta San Guido, sotto la direzione del marchese Nicolò Incisa della Rocchetta, detiene il 10%, mentre Giacomo Tachis e Antonello Pilloni, presidente di Santadi, detengono in parti uguali il restante 10%.
Molteplici sono i legami tra questi personaggi. In collaborazione con Mario Incisa della Rocchetta e suo figlio Nicolò, Tachis si è rivelato fondamentale nello sviluppo del vino Sassicaia, lo strepitoso "super toscano" prodotto presso la Tenuta San Guido sin dal 1968.
Tachis continua a collaborare come consulente insieme all'enologo Sebastiano Rosa.
Sin dalla sua prima visita in Sardegna, Tachis si era subito reso conto del potenziale di produzione del vino in quest'isola.
Verso la metà degli anni '80, egli iniziò a offrire la propria consulenza per il Consorzio del vino regionale sardo e poi soprattutto per la Cantina Sociale di Santadi.
Fu questa la prima volta in cui iniziò a pensare a una joint-venture.
Il dott. Rosa racconta:
"Fu proprio Giacomo Tachis a farci pensare alla Sardegna ed alle sue uve tipiche. Ci convinse del fatto che potevamo produrre un fantastico vino rosso.
Nel 2002 acquistammo un terreno, in quanto sappiamo bene di cosa sia capace questa terra. Infatti, abbiamo fatto la nostra prima vendemmia e siamo tutti d'accordo, sarà un vino strepitoso"..
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